La migrazione globale è uno dei fenomeni della contemporaneità, ma anche un leitmotiv nell’opera di Massimo Ricciardo. Nel 2013, insieme a Thomas Kilpper, l’artista ha iniziato a raccogliere oggetti abbandonati nelle spiagge da migranti al momento dello sbarco in Sicilia o donati dalla procura di Siracusa. Questi oggetti formano l’archivio “Objects of Escape – Inventories of Migration”.
Nell’installazione realizzata per la prima volta nel 2017 presso la Fototeca del Kunsthistorisches Institut in Florenz, Ricciardo fa dialogare oggetti fotografici della Fototeca con oggetti della migrazione: cose funzionali al viaggio, come passaporti e carte nautiche, ma anche all’identità e alla memoria, come fotografie di famiglia, diari o un campione della terra d’origine.
Abbinati rispettivamente a un oggetto fotografico oppure collocati come “pietre d’inciampo” fra le scatole e gli scaffali della Fototeca, questi oggetti “parlanti” generano quesiti di stringente attualità: A chi appartengono? Quali sono le pratiche artistiche e curatoriali appropriate se si decide di raccoglierli, archiviarli, esporli, trasformarli? I dialoghi iniziati intorno all’installazione di Ricciardo proseguono in un libro e in questo sito, coinvolgendo una polifonia di voci.
Sound Objects of Migrations è un archivio sonoro online, curato da Massimo Ricciardo e Luca Morino, che accompagna il libro di Ricciardo “Encounters in an Archive: Objects of Migration, Photo-Objects of Art History”. Il sito è diviso in due sezioni: Storie e Oggetti.
La sezione Storie raccoglie le testimonianze di incontri, eventi, paesaggi sonori e viaggi archiviate durante lo sviluppo del progetto. La sezione Oggetti presenta estratti dalle registrazioni prodotte per l’audiocassetta a tiratura limitata “Similitude”, che accompagna il libro: racconti degli oggetti e delle fotografie presenti nell’installazione “Encounters in an Archive” attraverso la lettura sistematica delle corrispondenti schede dal database della Fototeca e dagli appunti di archiviazione di “Objects of Escape – Inventories of Migration”.
Questa dualità riprende il tema della “coppia di oggetti” che pervade il progetto nella sua interezza e ripropone le connessioni semantiche che gli oggetti e le fotografie esposti hanno stimolato e stimolano tuttora.
Sound Objects of Migrations è un archivio di voci, documentazione sonora e verbale, un anfratto virtuale, aperto e in divenire.
Encounters in an Archive. Objects of Migration / Photo-object of Art History
Massimo Ricciardo
A cura di Costanza Caraffa, Almut Goldhahn
Ed. Viaindustriae publishing
pp. 208, 17×24 cm, ita/eng
Realizzato grazie al sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura nell’ambito del programma Italian Council.
Promosso e curato da Kunsthistorisches Institut Florenz, Max-Plank-Institut.
Eventi di presentazione e promozione internazionale:
• Palermo, Goethe-Institut, 24 marzo 2023
• Firenze, Villa Romana, 14 aprile 2023
• Düsseldorf, Heinrich-Heine-Universität, Kunsthistorisches Institut, 25 aprile 2023
• Cologna, Rheinisches Bildarchiv, 20 maggio 2023
• Anversa, Red Star Line Museum, 25 maggio 2023